Campione d’Italia è un piccolo exclave che si affaccia sul Lago di Lugano, circondato interamente dalla Svizzera. Nonostante questo, è rimasto indipendente dalla Svizzera dal 1521, quando i cantoni confederati conquistarono il territorio del Luganese, una situazione che ha posto le basi per il suo stato speciale.
Una particolarità che regala molti vantaggi alle aziende italiane che decidessero di investire nel piccolo comune di 1.880 abitanti.
Quando nel 2018 fu dichiarato, dopo quasi cento anni di attività, il fallimento del Casinò, uno dei quattro presenti in Italia, l’exclave entrò in una profonda crisi. La struttura dava infatti lavoro a 482 dipendenti, che rimasero disoccupati. La sua economia, basata soprattutto dal turismo derivato dal gioco, collassò, provocando la chiusura di negozi, attività, centri per anziani e scuole.
Nel 2019 il Governo Italiano decise quindi di introdurre agevolazioni per aziende ed imprese disposte a localizzarsi a Campione e per i contribuenti italiani propensi ad investire nel piccolo comune, così da risollevare l’economia del posto.
È interessante infatti sapere che non meno del 30% del reddito prodotto in franchi svizzeri nel Comune di Campione viene escluso dall’imponibile e che, per compensare variazioni sfavorevoli del cambio tra franchi ed euro, questo importo potrebbe solo aumentare.
Per agevolare il rilancio di Campione, poi, dal 2020 al 2029, la metà del reddito residuo, cioè il 50% del 70%, prodotto nel Comune di Campione viene escluso dall’imponibile.
Avremmo quindi una riduzione dell’imponibile, e quindi dell’imposte, di circa due terzi rispetto a quanto accade sul resto del territorio italiano.
Società di capitali come SpA o Srl, società di persone come Sas e Snc, ditte individuali, lavoratori autonomi con o senza Albo professionale possono usufruire di questi vantaggi a patto che una loro sede operativa sia iscritta nel Registro delle imprese di Como e situata nel Comune di Campione, senza l’obbligo di spostare la residenza di soci, amministratori o per i titolari delle ditte individuali e degli studi professionali.
Ma i vantaggi non finiscono qui: per i datori di lavoro di Campione d’Italia, se i dipendenti vengono retribuiti in franchi svizzeri, è previsa una riduzione dei contributi previdenziali del 50%.
L’art 7 DPR 633/1972 esplicita che al Comune di Campione non si applica l’IVA per mancanza del requisito di territorialità. Per evitare la “concorrenza” con il territorio svizzero e surrogare la mancanza di iva nei consumatori finali, dal 2020 è stata introdotta l’ILCCI, l’Imposta locale sul consumo di Campione d’Italia, che ha aliquote pari all’IVA Svizzera.